Videogame e Realtà Virtuale: Ghostbuster con Unity 3D
Il mondo dei videogiochi è affascinante vero?
I videogames hanno riempito i pomeriggi di milioni di ragazzi a partire dagli anni 90. E’ questo infatti il periodo in cui sono arrivate le prime console di videogiochi ma anche i primi computer.
Con il passare del tempo la tecnologia si è evoluta e continua a farlo. Assieme alla tecnologia anche i videogames hanno visto notevoli miglioramenti e modifiche.
Si è passati da qualche giochino “stupido” in due dimensioni, stile Tetris o Pacman, a viodeogiochi di una certa complessità e dalla grafica a dir poco strabiliante.
Ma non è tutto. La computer grafica e lo sviluppo software hanno trasformato i videogames sempre di più in ambientazioni di “realtà virtuale”.
Ormai ne si sente parlare spesso come “nuova tecnologia del futuro” e i videogames sono i primi prodotti che incarnano il concetto di Realtà Virtuale (VR).
La realtà virtuale altro non è che una riproduzione di ambientazioni attraverso l’uso di software e tecnologie. In particolare con la realtà virtuale si vuol catapulare l’individuo in un’ambiente che “sembra” reale. In realtà tutto è stato progettato al computer. La caratteristica importante della Realtà Virtuale è che l’utente può interagire con gli oggetti e l’ambiente creato (virtualmente) come se fosse tutto vero (reale). Nella realtà virtuale il comportamento degli oggetti nello spazio, le leggi della fisica, le proprietà di liquidi, solidi e corpi gassosi oppure della luce, viene riprodotta fedelmente. Anche la forza di gravità la ritroviamo quasi sempre nella realtà virtuale.
Vogliamo collegare il concettto di realtà virtuale al videogames perchè ormai la maggior parte dei videogiochi di successo non fanno altro che immegere il giocatore in ambientazioni di fantasia ma con un’esperienza vicinissima alla realtà.
E’ proprio questo quindi, ciò che fa la differenza tra i vecchi viodegiochi degli anni ’90 e quelli moderni.
L’interazione utente-ambiente virtuale nei videogames può avvenire attraverso il classico “joypad” oppure, tra le ultime tecnologie troviamo sensori appositamente costruiti e ideati a tale scopo: parliamo dei Visori VR e della Kinect Microsoft VR.
Come visori ormai ce ne sono di tutti i tipi, come quelli prodotti da Samsung o da Google. In sostanza si indossa una sorta di maschera che visualizza a 360° un’ambiente con cui possiamo interagire.
La Kinect invece, prodotta da Microsoft, è una periferica originariamente progettata per la console XBOX, che permette al giocatore di interagire con l’ambiente virtuale senza dover indossare o impugnare nulla. E’ basato su un sistema di sensori, raggi infrarossi e telecamere che permettono di far interagire il giocatore riconoscendo gli spostamenti del corpo umano.
E’ facile intuire un’esperienza di gioco completamente rivoluzionata rispetto ai vecchi format anni 90 o 2D.
Infatti la prerogativa di queste tecnologie è concentrata su interfacce tridimensionali ed una riproduzione sempre più fedele della realtà.
Un bel esempio di videogame con realtà virtuale è Ghostbuster: il gioco è prodotto dalla THE VOIDE è disponibile attualmente solo su piattaforme VR. Di seguito inseriamo un video di presentazione del gioco.
Invece maggiori dettagli sul progetto gaming “Ghostbuster” lo trovate in questo LINK.
Probabilmente, sorgerà a questo punto la domanda: ma come si realizza un videogames? Ed in particolare come si realizza un videogames 3D?
La risposta è alquanto articolata.
Innanzitutto bisogna sapere che tutti questi prodotti “virtuali” non sono altro che dei software. Degli sviluppatori, di solito in team con degli “animatori e modellatori 3D”, realizzano (sviluppano) prodotti di tale fattura.
Parliamo quindi di programmazione software abbinata spesso alla “pura” computer grafica.
Il principale ambiente di sviluppo (definito in gergo “engine”) per lo sviluppo Videogames è Unity 3D.
Unity 3D è un game-engine molto potente. Si programma solitamente in linguaggio C# (ambito Microsoft .Net) e ha vastissime applicazioni.
Permette di realizzare veri e interi videogiochi esportabili su tutte le piattaforme (da desktop al mobile come Android e iOS fino alle console come PlayStation e Nintendo).
Unity è molto utilizzato nei progetti gaming e di realtà virtuale (come visto in questo articolo), nella riproduzione di ambientazioni come musei, spazi architettonici e simili. Unity è impiegato per la creazione di “short films”: veri e proprio cortometraggi tridimensionali.
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